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La startup innovativa è un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e rappresenta per questo uno dei punti chiave della politica industriale italiana.

Il D.L. 179/2012,così come modificato dalla Legge annuale concorrenza 193/2024,  ha introdotto alcune misure specifiche a sostegno di tale tipologia di impresa per supportarle durante il loro ciclo di vita (nascita, crescita, maturità). Con questo pacchetto, oltre a sviluppare un ecosistema dell’innovazione dinamico e competitivo, creare nuove opportunità per fare impresa e incoraggiare l’occupazione, si vuole promuovere una strategia di crescita sostenibile. 

Le imprese in possesso dei requisiti possono accedere allo status di startup innovativa tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante e godere delle agevolazioni registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della propria provincia.

Per conoscere tutte le startup innovative attualmente iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, consulta la vetrina #ItalyFrontiers.

Le startup possono iscriversi nella sezione speciale del Registro delle imprese entro cinque anni dalla loro costituzione.

Le startup innovative, una volta effettuata l’iscrizione di cui sopra, possono godere dei benefici previsti entro i 3 anni dalla data di prima iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese; la permanenza nella sezione speciale del Registro delle imprese, dopo la conclusione del terzo anno, è consentita fino a complessivi cinque anni dalla data di iscrizione nella medesima sezione speciale, in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

  • incremento al 25 per cento della percentuale delle spese di ricerca e sviluppo;
  • stipulazione di almeno un contratto di sperimentazione con una pubblica amministrazione;
  • registrazione di un incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell'impresa o comunque individuati alla voce A1) del conto economico, di cui all'articolo 2425 del codice civile, o dell'occupazione, superiore al 50 per cento dal secondo al terzo anno;
  • costituzione di una riserva patrimoniale superiore a 50.000 euro, attraverso l'ottenimento di un finanziamento convertendo o un aumento di capitale a sovrapprezzo che porti ad una partecipazione non superiore a quella di minoranza da parte di un investitore terzo professionale, di un incubatore o di un acceleratore certificato, di un investitore vigilato, di un business angel ovvero attraverso un equity crowdfunding svolto tramite piattaforma autorizzata, e incremento al 20 per cento della percentuale delle spese di ricerca e sviluppo;
  • ottenimento di almeno un brevetto.

Il termine di cinque anni complessivi per la permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese può essere esteso per ulteriori periodi di due anni, sino al massimo di quattro anni complessivi, per il passaggio alla fase di "scale-up", ove intervenga almeno uno dei seguenti requisiti:

  • aumento di capitale a sovrapprezzo da parte di un organismo di investimento collettivo del risparmio, di importo superiore a 1 milione di euro, per ciascun periodo di estensione;
  • incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell'impresa o comunque individuati alla voce A1) del conto economico, di cui all'articolo 2425 del codice civile, superiore al 100 per cento annuo.

Le startup innovative possono comunque trasformarsi in PMI innovative, senza perdere i benefici disponibili.

I requisiti di una startup innovativa

Per un approfondimento, consulta la sezione Normativa 

Ai sensi della normativa di riferimento (DL 179/2012, art. 25, comma 2) una startup innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, che possiede i seguenti requisiti:

  • è una microimpresa o una piccola o media impresa, come definite dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003;
  • è costituita da non più di 5 anni;
  • è residente in Italia o in uno degli Stati membri dell'Unione europea o in Stati aderenti all'Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • a partire dal secondo anno di attività della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall'ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non è superiore a 5 milioni di euro;
  • non distribuisce, e non ha distribuito, utili;
  • ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico e non svolge attività prevalente di agenzia e di consulenza;
  • non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;

Infine, una startup è innovativa se rispetta almeno 1 dei seguenti 3 requisiti soggettivi:

1.      sostiene spese in R&S pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione;

2.      impiega personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale);

3.      è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.

 

Le agevolazioni dedicate alle startup innovative

Per un approfondimento, consulta presentazione Agevolazioni startup” (pdf)

Le misure si applicano alle startup innovative a partire dalla data di iscrizione nella sezione speciale e per un massimo di 5 anni a decorrere dalla loro data di costituzione.

Inoltre la Legge annuale concorrenza 193/2024 (art. 31) ha introdotto ulteriori misure per il rafforzamento e sostegno dell’ecosistema delle startup innovative, modificando l’incentivo fiscale in “de minimis” per l’investimento nel capitale di startup innovative.

 

Di seguito viene presentata la lista delle agevolazioni dedicate alle startup innovative.

  •  Incentivo fiscale in “de minimis” al 65% per l’ investimento nel capitale di startup innovative
  • Incentivo fiscale al 30% per l’investimento nel capitale di startup innovative
  •  Accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI
  •  Smart & start Italia (finanziamenti agevolati per startup innovative localizzate sul territorio nazionale)
  •  Trasformazione in PMI innovative senza soluzione di continuità
  •  Esonero da diritti camerali e imposte di bollo
  •  Raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding
  •  Servizi di internazionalizzazione alle imprese (ICE)
  •  Deroghe alla disciplina societaria ordinaria
  •  Disciplina del lavoro flessibile
  •  Proroga del termine per la copertura delle perdite
  •  Deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica
  •  Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale
  •  Esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti IVA
  •  Fail Fast (procedure semplificate in caso di insuccesso della propria attività) 

 

Per maggiori informazioni

 

Vedi anche

> Ultimi aggiornamenti

> Registro delle imprese

 

Contatti

Dipartimento per le politiche per le imprese, Direzione generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l'innovazione, le PMI e il Made in Italy

Div. IV – Politiche per le piccole e medie imprese, le start up, il movimento cooperativo, l’economia sociale

Via Molise, 2 - 00187 Roma

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