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Per il Ministero è prioritario riuscire a trovare rapidamente una soluzione industriale e occupazionale

Si è tenuto oggi a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un incontro sulla situazione di Speedline, azienda manifatturiera italiana di alta gamma che produce nello stabilimento veneto di Santa Maria di Sala, componenti di pregio, come i cerchioni in alluminio, per l’industria automotive.

Alla riunione hanno partecipato i dirigenti del Mimit, la Regione Veneto, i vertici aziendali di Speedline, il fondo Callista, che detiene la proprietà dell’azienda, e le organizzazioni sindacali nazionali e di categoria.

L’incontro si è reso necessario dopo che, la scorsa settimana, la società ha presentato istanza di insolvenza con richiesta di accesso all’Amministrazione Straordinaria al Tribunale di Venezia che ha fissato la prima udienza per l’11 settembre.

Per il Dicastero guidato dal ministro Adolfo Urso è prioritario trovare rapidamente una soluzione industriale e occupazionale, considerando anche l’importante indotto che ruota intorno allo stabilimento.

Speedline è una azienda considerata strategica e lo dimostra l’attenzione riservata dal Mimit e dalle istituzioni già a partire dalla fine del 2022 quando il gruppo Ronal, multinazionale proprietaria, aveva comunicato l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Santa Maria di Sala.

Il Ministero ha chiesto alla proprietà e a chi sta gestendo l’azienda di attenersi a un comportamento di assoluta responsabilità con l’obiettivo di tutelare lo stabilimento e i lavoratori di Speedline.

 

 

 

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