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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Flextronics Manufacturing
Settore: ITC-TLC
Data: 12 febbraio 2025

 

Il giorno 12 febbraio 2025 si è tenuto un incontro in presenza e in video conferenza convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy avente ad oggetto la società Flextronics Manufacturing S.r.l. La riunione è stata presieduta dal Ministro, dal Coordinatore della Struttura per le crisi di impresa, Mattia Losego, e dal Consigliere del Ministro per le politiche e gli interventi in materia di riconversione industriale, Giampietro Castano. Erano presenti: per il MIMIT, Giovanni Campobasso e Manuela Silvestri della Div. VIII Politiche per la risoluzione delle crisi di impresa; per la Regione Friuli-Venezia Giulia, l’Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen, l’Assessore alle Attività Produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini, il Direttore centrale direzione lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Nicola Manfren, con Luca Antonicelli dello stesso ufficio, la Segretaria particolare dell’Assessore Rosolen, Irma Casula, il Direttore del Servizio crisi di impresa, Lucio Penso, il Capo Segreteria dell’Assessore Bini, Christian Vaccher, il Direttore centrale Direzione Attività Produttive e Turismo, Massimo Giordano, e l’Agenzia regionale cronache, Mattia Assandri; per Flextronics Manufacturing S.r.l., il Senior Operating Partener Faircap, Thomas Stupfert, gli amministratori delegati di Adriatronics S.r.l., Joe Anthony Keyrouz e Nicola Graffi, il Director Business Development di Adriatronics S.r.l., Fabrizio Magistrali, e l’HR Director di Adriatronics S.r.l., Silvia Sforzini; per Confindustria Alto Adriatico, il Direttore generale, Massimiliano Ciarrocchi, con Alessandro Carta e Stefano Hauser del settore relazioni industriali, e il Capo Ufficio Stampa, Massimo Boni; per Invitalia, il dott. Tommaso Cafora. Erano presenti le Segreterie nazionali e territoriali di CGIL, CISL, UIL, USB, FIOM, FIM, UILM, UGL Metalmeccanici, unitamente alle RSU.

Il dott. Losego ha aperto l’incontro dando comunicazione che i rappresentanti dell’azienda Flextronics Manufacturing S.r.l. hanno declinato l’invito del Ministero e che non hanno fornito gli elementi contenuti nel contratto di cessione dichiarando gli stessi ancora oggetto di vincoli di riservatezza. Ha poi dato la parola ai rappresentanti di FairCap per un aggiornamento.

Il management di FairCap ha condiviso una presentazione che desse evidenza delle intenzioni del fondo per rilanciare la realtà di Flextronics, oggi Adriatronics S.r.l. Ha dichiarato di voler valorizzare l’azienda sul mercato di riferimento anche attraverso l’acquisizione di nuovi clienti e commesse, rafforzando la propria strategia commerciale. Ha focalizzato l’attenzione sulle possibili sinergie che possono essere realizzate tra Adriatronics ed Electro System al fine di valorizzare know-how e competenze possedute e di rendere l’azienda autonoma, competitiva e sostenibile nel lungo periodo. Tuttavia, ha dichiarato che vista l’attuale situazione di partenza, non è possibile garantire la piena occupazione dei 350 lavoratori coinvolti, e che è necessario svolgere ulteriori approfondimenti per comprendere come poter valorizzare il potenziale aziendale. Infine, hanno chiesto la possibilità di collaborare con Governo e parti sindacali per il raggiungimento della soluzione più adatta a tutte le parti coinvolte e per ottenere l’accesso a strumenti di cassa integrazione che permettano di ridurre al minimo l’impatto sociale.

Le OO.SS. hanno espresso disappunto e delusione per l’assenza dei rappresentanti di Flextronics al tavolo di confronto. Hanno dichiarato inaccettabile la presentazione effettuata da FairCap definendola lacunosa ed imprecisa. Hanno manifestato rammarico per la mancanza di trasparenza adottata sia da Flex che dal fondo. Hanno chiesto la necessità di discutere, quanto prima, su un piano industriale che dia contezza del programma di investimenti che si intende attuare per il rilancio dello stabilimento di Trieste e delle tutele occupazionali che verranno applicate. Hanno espresso piena disponibilità a collaborare purché ci siano elementi concreti su cui avviare un confronto che porti alla continuità produttiva del sito ed alla salvaguardia di tutto il perimetro occupazionale.

Per Confindustria, Ciarrocchi ha affermato che il fondo deve necessariamente fornire maggiori informazioni sui rapporti contrattuali definiti con Flex e sulle motivazioni che hanno spinto alla conclusione di tale accordo di cessione. Ha aggiunto di dover articolare quanto presentato all’interno di un piano industriale.

L’assessore alle attività produttive, Bini, ha definito inaccettabile l’assenza di Flex che, invece, avrebbe dovuto accompagnare i lavoratori durante il percorso di cessione. Ha precisato che fosse contraddittorio e inammissibile che FairCap non abbia effettuato le giuste valutazioni sulla realtà aziendale prima di una simile operazione. Infine, ha dichiarato la necessità di avviare, quanto prima, dei confronti su un reale piano industriale.

L’assessore al lavoro, Rosolen, ha espresso disappunto chiamando Flex ad assumersi le responsabilità necessarie per aver agito in maniera non trasparente nei confronti dei sindacati e delle istituzioni coinvolte. Ha definito gravi e fallaci gli elementi emersi dalla presentazione di FairCap, chiedendo necessariamente di dare evidenza delle reali motivazioni che hanno portato Flex ad individuare il fondo come la miglior soluzione per il sito di Trieste. Infine, ha concluso esprimendo la disponibilità della Regione a collaborare dinanzi ad un piano industriale che dia priorità alla salvaguardia di tutti i lavoratori.

Il dott. Losego ha fatto chiarezza sugli strumenti di cui dispone il Ministero e di cui si può usufruire in base a specifiche condizioni. Infine, ha ribadito la necessità di conoscere gli elementi ed i vincoli presenti nel contratto di compravendita.

Il dott. Castano ha rafforzato che il piano presentato da FairCap non costituisse un piano industriale e che fosse necessario disporne di uno già in fase di acquisizione. Ha dichiarato che Flex si è rivolta verso la scelta di un partner che non costituisse il migliore sul piano industriale. Infine, ha espresso determinazione nell’individuazione delle giuste responsabilità verso chi di competenza.

Il Ministro Urso ha dichiarato di aver avuto interlocuzioni con l’azienda e di aver provato a dissuadere la stessa dall’esecuzione di una simile operazione in solitaria che sarebbe stata fortemente attenzionata dal Ministero. Ha espresso la necessità di presentare, quanto prima, un piano industriale che sia convincente e di fare chiarezza sui contratti di cessione. Solo attraverso un costruttivo confronto con le istituzioni, l’azienda ed i sindacati, si possono ottenere soluzioni ottimali per tutti i soggetti coinvolti.

Il dott. Castano ha chiuso l’incontro rinviando ad un successivo tavolo plenario in data 26 febbraio.

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